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War of the Worlds (c) 1981 Cinematronics.
Un gioco dall'aspetto fantastico. Controlli un piccolo carro armato che si puo' muovere avanti o indietro nella parte bassa dello schermo, i nemici sono dei robot bipedi marziani che ti vengono incontro. Ciascun marziano deve essere colpito piu' volte per essere abbattuto, mentre tu li fai letteralmente esplodere le gambe da sotto. Puoi proteggerti dai loro colpi usando il pulsante dellos cudo, ma usalo con parsimonia, in quanto hai un tempo di scudi limitato.
- DATI TECNICI -
Processore Principale : CCPU (@ 5 Mhz)
Chip Audio : Campioni
Orientamento dello schermo : Orizzontale
Risoluzione video : 224 x 256 pixels
Frequenza aggiornamento video : 38.00 Hz
Colori palette : 32768
Giocatori : 1
Pulsanti : 4
- CURIOSITA' -
War of the Worlds (o WOTW in breve) e' basato sul classico di fantascienza di HG Wells.
WOTW e' uno degli ultimi giochi vettoriali creati da Cinematronics. Questo gioco voleva essere la versione vettoriale 3-D di "Space Invaders" ma non venne mai pubblicato a causa del poco successo riscosso all'esposizione AMOA del 1982. Ne sono stati prodotti meno di 10. Vennero tutti venduti a distributori e rivenduti alle fiere. Il gioco non genero' abbastanza interesse per venire messo in produzione. Due sono le ragioni di questo: la prima e' che era semplicemente troppo facile. I giochi troppo facili non fanno guadagnare molti soldi. La seconda e' che l'hardware non era abbastanza buono per il gioco, rallentava un po' di tanto in tano, ed i giochi arcade non dovrebbero rallentare.
Una nota interessante e' che il gioco venne in origine creato con monitor B+W X-Y, ma un paio di anni dopo venne fatto resuscitare con un monitor a colori nello stesso periodo di "Solar Quest". Solo uno o due furono creati in questo modo, e ci sono dubbi che esistano ancora.
Il kit di conversione di 'War of the Worlds' veniva distribuito con un marquee rosso e giallo che aveva un logo del gioco piuttosto semplice. La cornice del monitor mostrava la superficie curva di un pianeta arancio, assieme a altri oggetti generici da spazio esterno. Il pannello di controllo aveva l'immagine di una citta' in rovina, e la gambe di svariati robot bipedi marziani. I controlli erano solamente pulsanti, non c'era nessun joystick o cose simili. Il gioco veniva distribuito con una sovrapposizione per il monitor che voleva dare un po' dic olore al monitor in biano e nero, rendendo le aree soperiore ed inferiore rosse, e la parte centrale gialla (c'era anche una scena cittadina disegnata a mano sullo sfondo).
- STAFF -
Progettato e programmato da : Tim Skelly, Rob Patton
- FONTI -
Rom del gioco.
Immagini del cabinato.
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